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L'uomo ha sempre fatto ricorso alle piante medicinali per curare le proprie malattie, passando dalle conoscenze di metodi di impiego delle stesse nell'antica tradizione popolare, ai giorni nostri, ove i processi di trasformazione sono seguiti in modo analitico. Le specie raccolte nel territorio del Consorzio dai "raccoglitori", gelosi custodi del sapere, sono numerose, grazie anche alla biodiversità botanica presente. Oltre all'utilizzo "curativo" molte specie presentano interesse di tipo alimentare ed alcune di queste vengono coltivate nel Comune di Sale San Giovanni, considerato in Piemonte, dopo quello storico di Pancalieri (TO) che si è sempre identificato nella "menta", il secondo distretto per importanza.

 

 

Almeno dodici le specie coltivate come perenni ed a ciclo annuale; tra queste spiccano per l'interesse alimentare la salvia officinale, il timo, la stessa lavanda, la melissa, il rosmarino, il finocchio da seme e l'issopo. La presenza di un centro di essiccazione e distillazione, realizzato per completare la filiera locale, fa di queste coltivazioni un fiore all'occhiello del Consorzio, della Comunità Montana Valli Mongia Cevetta e Langa Cebana che hanno creduto con il Comune nel progetto.

Tutte le coltivazioni si fregiano della certificazione "biodinamica" metodo di coltivazione che garantisce la qualità e la sicura rintracciabilità del prodotto, (olii essenziali, tisane, utilizzo culinario, etc) nei confronti del consumatore.

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