Il miele veniva chiamato nettare degli dei in quanto per tutta l'antichità e fino al 1500 ha rappresentato l'unico dolcificante conosciuto. Per millenni l'apicoltura è stata un'attività della massima importanza e come tale lo è anche ai giorni nostri, rivestendo funzioni economiche, sia ecologiche (attività di impollinazione) e ambientali (l'ape è un ottimo bioindicatore). | |
Il territorio del Consorzio è adatto alla produzione di miele in quanto presenta buone condizioni di naturalità: non sono presenti grandi insediamenti industriali e strade con intenso traffico, che potrebbero essere fonte di inquinamento per i prodotti dell'apicoltura locale. La produzione di miele risulta diversificata per le svariate situazioni altimetriche presenti ed una flora altrettanto variabile. Tra i tipi di miele prodotti localmente possono essere ricordati, per le loro elevate caratteristiche qualitative, varietà monoflorali come: | |
• Il miele di acacia: è un miele chiaro e fluido; esso viene prodotto soprattutto nella fascia della bassa collina, odore forte e caratteristico, dalle proprietà diuretico-depurative; • Il miele di castagno: è di colore scuro, aromatico e profumato e tende a non cristallizzare; • Il miele di tiglio: di colore ambra chiaro con tonalità grigio verde, sapore persistente e molto profumato, cristallizzazione lenta e irregolare, adatto per malattie da raffreddamento, sedativo; • Il miele di tarassaco: ha un colore intenso, l'aroma molto marcato e caratteristico e si presenta sempre cristallizzato; • Il miele di rododendro: prodotto in alta quota in ambiente incontaminato, è di colore molto chiaro, presenta un aroma assai delicato ed ha una consistenza burrosa e varietà multiflorali; • Il miele di Lampone: del tutto simile al rododendro ha proprietà aromatizzanti, vitaminizzanti, anti-infiammatorie; • La melata di abete: di colore bruno verdastro, sapore intenso caratteristico, alimento ad alto valore biologico per le sue proprietà balsamiche e ricchezza di Sali minerali, oligoelementi ed enzimi; antisettico delle vie respiratorie; • Il miele millefiori: come il precedente ma con il castagno che lo fa diventare più scuro, più aromatico e ricco di sali minerali. Anche se il miele di castagno e quello di millefiori non sono i mieli più consumati, visto il loro particolare ed intenso sapore, con gli anni, sono diventati dei prodotti di nicchia, molto ricercati, soprattutto, per le loro proprietà curative - naturali. |
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Sul territorio del Consorzio è presente una struttura voluta per la valorizzazione del miele di qualità: si tratta del Centro Polifunzionale di Montezemolo. In detto Centro sono raggruppabili il laboratorio didattico composto da tre locali ove avviene lo stoccaggio dei melari, l'estrazione del miele e la successiva decantazione per poi arrivare all'invasettamento ed all'etichettatura. Nello stesso Centro è stata realizzata, anche grazie al contributo economico del G.A.L. Mongioie, la Mieloteca il cui marchio depositato presso la CCIAA di Cuneo ne fa la Prima Mieloteca Italiana. Questa raggruppa i mieli di produttori locali per la valorizzazione di tipicità legate alle aree di produzione; periodicamente sono attuate giornate e serate di degustazione guidata dei mieli per ciò che riguarda l'analisi sensoriale degli stessi e gli abbinamenti con i prodotti locali come i formaggi ed i salumi. | |
Inoltre il Comune di Montezemolo e la Comunità Montana Valli Mongia Cevetta e Langa Cebana sono tra i soci fondatori dell'Associazione Nazionale Italiana "Le città del Miele". |