Print Friendly, PDF & Email
Vi è incertezza tra gli storici sull'origine del nome che potrebbe derivare dal toponimo Raschera, lago alle falde del Monte Mongioie, o dall'Alpe Rascaira nel comune di Magliano d'Alpi. Le ricerche storiche hanno rinvenuto nell'archivio comunale di Pamparato un contratto di affitto della fine del 1400 nel quale un signorotto locale pretendeva "quel buon formaggio che lassù si fa dai pastori che menano le loro mucche a pascolar l'erba del prato Rascaira". Fa parte della tradizione anche il fatto la si sia sempre voluta indicare al femminile, come un'entità molto famigliare, dalla quale ha sempre dipeso e dipende tutt'ora la vita della famiglia rurale dei "margari" delle Valli Monregalesi.

L'Alpe Rascaira è una porzione di territorio di circa 620 ettari nel comune di Magliano Alpi, comune di pianura che deve il suo appellativo "Alpi" proprio all'avere ottenuto nel 1698, a seguito della divisione delle terre del mandamento di Mondovì, anche l'Alpe Rascaira. La Raschera viene prodotta in forme rotonde e quadrate. La forma quadrata è più antica e deve la propria origine alla necessità di trasportare il formaggio su muli dalla montagna a fondo valle. Infatti queste forme si prestavano meglio, una volte impilate le une sulle altre, ad essere legate al basto delle bestie da soma.

La Raschera ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta il 1 luglio 1996. La Raschera D.O.P. si può produrre in tutto il territorio della Provincia di Cuneo; la Raschera di Alpeggio si produce soltanto in nove Comuni montani del Monregalese e solo al di sopra dei 900 metri di altitudine: questa è la Raschera originaria, la vera Raschera.

Condividi

Submit to DeliciousSubmit to DiggSubmit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to StumbleuponSubmit to TechnoratiSubmit to TwitterSubmit to LinkedIn
Print Friendly, PDF & Email
Joomla SEF URLs by Artio