È riconosciuto D.O.C. con DM 22 novembre 1994, modificato dal DM 21 febbraio 1996, e DM 22 agosto 2001. Si tratta di una denominazione di ricaduta nella quale possono entrare i vitigni tradizionali del territorio (Dolcetto, Barbera, Nebbiolo) e quelli non aromatici "raccomandati" o "autorizzati" per la provincia di Cuneo. Diventa quindi possibile produrre vini di ricerca, secondo la sensibilità e le capacità del vignaiolo-produttore che esprimono, sempre la ricchezza composita e variegata del nostro territorio.
Si tratta quindi di vini a volte giovani a volte maturi, con caratteristiche organolettiche invitanti, derivanti inltre da un saggio periodo di maturazione in botti di legno. Vini che contribuiscono a completare la gamma delle produzioni locali.